non piangete per me, sono già morto...
Una puntata dei Simpson, una foto, un film.
Il concetto che esprimono in fondo è lo stesso: il troncarsi o lo sfiorire di una vita. E anche se il principio temporale che regge questo evento è diverso (la subitaneità o la progressività) tutte queste forme rendono l'idea dell'impossibile concomitanza di vita e morte nella stessa immagine.
Forse è un mio flash, ma mi sento profondamente attratta da queste immagini, e da queste asserzioni...c'è un che di misterioso nel raccontare una storia con la voce di un morto (parlo di Sunset Boulevard soprattutto: per fortuna è un film talmente conosciuto che non credo di rovinare il finale a nessuno con questa rivelazione), di affascinante.
Come anche nella vecchia foto in bianco e nero di un condannato a morte: Lewis Payne, che cercò di uccidere il segretario di Stato americano, la stessa notte in cui fu ucciso il presidente Lincoln. Roland Barthes, in La camera chiara dice:"E' morto e sta per morire". E nei suoi occhi secondo me si legge proprio questo: sono vivo, sono già morto (per voi)...sto per morire.
E il povero ubriacone Barney, che in una memorabile puntata dei Simpson ci regala la sua perla di poesia..."non piangete per me, sono già morto".
Il concetto che esprimono in fondo è lo stesso: il troncarsi o lo sfiorire di una vita. E anche se il principio temporale che regge questo evento è diverso (la subitaneità o la progressività) tutte queste forme rendono l'idea dell'impossibile concomitanza di vita e morte nella stessa immagine.
Forse è un mio flash, ma mi sento profondamente attratta da queste immagini, e da queste asserzioni...c'è un che di misterioso nel raccontare una storia con la voce di un morto (parlo di Sunset Boulevard soprattutto: per fortuna è un film talmente conosciuto che non credo di rovinare il finale a nessuno con questa rivelazione), di affascinante.
Come anche nella vecchia foto in bianco e nero di un condannato a morte: Lewis Payne, che cercò di uccidere il segretario di Stato americano, la stessa notte in cui fu ucciso il presidente Lincoln. Roland Barthes, in La camera chiara dice:"E' morto e sta per morire". E nei suoi occhi secondo me si legge proprio questo: sono vivo, sono già morto (per voi)...sto per morire.
E il povero ubriacone Barney, che in una memorabile puntata dei Simpson ci regala la sua perla di poesia..."non piangete per me, sono già morto".
Commenti
a parte questo, riconosco che sia abbastanza fine a se stesso come discorso: se quindi non vi ispira nessun commento non me la prenderò ^^
sPunto
che viaggi ti sei fatta x scrivere sto post?! ;)
no scherzo, bel post!