Addio Sebastiano

18 anni sono una bellissima età: l'ebbrezza dell'essere maggiorenni, l'emozione della patente e dei primi giri in auto con gli amici, l'indipendenza personale strappata giorno dopo giorno a suon di 10 minuti in più per stare fuori la sera, di vacanze con gli amici e non più con la famiglia, di piccole cifre da amministrare per divertimenti ed abiti anzichè dover ogni giorno chiedere gli spiccioli ai genitori. L'estate dopo la maturità, festeggiando dopo l'esame di Stato e in attesa di iscriversi forse all'università, oppure di iniziare con settembre la caccia ad un posto di lavoro. Le prime, per alcuni tragiche per altri gloriose, vere esperienze con l'altro sesso, dopo i timidi approcci dell'adolescenza.

Una bellissima età che, tragicamente, mio cugino Sebastiano non potrà più sperimentare: la sua vita è finita sabato notte intorno alle 3 contro un platano.

Diranno forse che la causa è l'alcool, o peggio, o anche solo l'imprudente costume di permettere ad un ragazzino di essere ancora fuori casa a notte fonda.
Per quanto mi riguarda è stata una vera ed autentica tragedia: quello che è successo alla famiglia di mia cugina Margherita poteva succedere a chiunque, non conosco nessuno che non abbia nella sua vita commesso imprudenze.
Infatti da ieri ho i brividi al pensiero di certe "notti brave" della mia gioventù; solo, a noialtri è sempre andata bene...
Capisco meglio i miei genitori e le loro "chiusure", in questi tragici giorni.

Addio Seba... lasci un vuoto in tutti noi.

L'articolo su "Il Gazzettino Online"

Commenti

ilbusca ha detto…
Apu, tante condoglianze a te e famiglia per quello che e' successo a tuo cugino.

Queste sono vere e proprie tragedie. Talvolta sono fatalita', altre volte ci sono responsabilita' ben precise. Da quanto leggo sull'articolo allegato in questo caso si tratta di pura sfiga.

Ci dimentichiamo sempre di quanto siamo fortunati ogni giorno.

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